Scelte Conseguenti al Processo di Autovalutazione
Il processo di autovalutazione ha consentito di individuare precisi traguardi di miglioramento in relazione agli esiti e di focalizzare l'attenzione sui contesti e sui processi, che possono favorirne od ostacolarne il raggiungimento.
Per darne conto, si riporta il seguente stralcio del Piano di Miglioramento, cui di seguito si farà riferimento e che è consultabile nell'apposita voce del sito.
- Criticità individuate nel processo di autovalutazione
Nelle prove di matematica, sia di scuola, sia nazionali, la situazione è eterogenea, con alcuni dati negativi rispetto ai benchmark nei diversi ordini di scuola.
È evidente che il passaggio tra i due cicli costituisce una fase a forte rischio di dispersione: è necessario pertanto coordinare i curricoli delle scuole per ridurre gli elementi di discontinuità negativa.
L’analisi dei dati ha permesso di ipotizzare, inoltre, possibili discrasie nella valutazione delle competenze, dovute a non adeguata condivisione di criteri e strumenti di valutazione e a un carente confronto interno sulla didattica per competenze.
In alcuni contesti,poi,sarebbe auspicabile una maggior condivisione ed omogeneità nella gestione delle situazioni problematiche e, in generale, nell'utilizzo di strategie di attenzione e cura delle fasce deboli.
In conclusione, l’elaborazione di percorsi progettuali educativi e didattici con le modalità della riflessione sull’azione devono divenire meglio fondati e diffondersi nell’Istituto e valorizzare il docente sul piano del suo sviluppo professionale, con possibili ricadute positive sull’efficacia didattica.
- Risorse individuate nel processo di autovalutazione
Lo stesso processo di autovalutazione sta consentendo di definire e affrontare il problema della disomogeneità interna all'Istituto, ad esempio favorendo una definizione condivisa e integrata della mission di Istituto.
In particolare, l’inclusione appare come priorità dell’Istituto, per la quale si realizzano interventi diagnostici, didattici, monitoraggio dei processi, formazione dei docenti, ricerca didattica ed educativa.
Inoltre, anche se nelle diverse scuole dell'Istituto convivono forme organizzative differenziate, l'attivazione dei gruppi di lavoro risulta progressivamente più articolata e partecipata, anche rispetto ad aree tematiche meno frequentate nelle altre scuole, e configura la tendenziale costruzione di una leadership partecipata e distribuita, favorita anche dal dirigente, in cui appare crescente la ridefinizione condivisa di bisogni, obiettivi e assetti istituzionali, grazie al confronto e allo scambio tra docenti, nelle e tra le scuole.
Il corpo docente si è progressivamente stabilizzato e sembra garantire una maggiore continuità progettuale edidattica.
- Priorità e indicatori
Al termine del processo di autovalutazione sono state individuate le priorità di seguito riportate con il relativo indicatore di miglioramento.
- Priorità 1: migliorare gli esiti nell’area scientifica indicatore di scuola (riferimento Area Esiti - Risultati scolastici).
Indicatore priorità 1: spostamento del 10% di studenti dai livelli base o iniziale (primo ciclo) o dal livello non raggiunto (liceo) al livello superiore, attraverso il confronto tra gli esiti di matematica e scienze riportati nel RAV e gli esiti al termine del ciclo di miglioramento.
- Priorità 2: migliorare gli esiti dei risultati di Matematica (riferimento Area Esiti - Risultati nelle prove standardizzate nazionali).
Indicatore priorità 2: esiti confrontati, anno per anno, con il dato delle scuole simili per contesto, fascia di età ecc. Si considererà positiva una differenza sotto una soglia del 10% degli studenti nel livello 1 (in tutte le classi).