Storia


Il Convitto Nazionale Cristoforo Colombo vanta un glorioso passato. Le  sue origini risalgono infatti all'arrivo dei Gesuiti a Genova nel 1554 con la conseguente fondazione del Collegio in via Balbi (ora sede dell'università). Spostato in seguito nell'attuale sede, divenne Liceo Imperiale nel 1805 sotto Napoleone. Nel 1815, con l'annessione di Genova al Regno di Sardegna, l'Istituzione assunse il nome di Collegio Reale, e nel 1861 la denominazione di Regio Convitto Nazionale. Nel 1892, quarto centenario della scoperta dell'America, il Convitto fu intitolato a Cristoforo Colombo. Nelle sue aule si formarono molti giovani che contribuirono all'unità d'Italia, primo fra tutti Giuseppe Mazzini. Oggi il Convitto Nazionale Cristoforo Colombo è l'unica istituzione educativa e scolastica statale della Liguria che comprende al suo interno tre ordini di scuole e servizi didattici, educativi, ricreativi e convittuali.

1642 

I Gesuiti aprono nell'attuale sede dell'Università in Via Balbi il Collegio dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio. 

1773 

Quando la compagnia di Gesù fu soppressa, il patrimonio del Collegio venne acquisito dal Senato della Repubblica e poi devoluto all'Università, mentre i locali furono occupati dal Collegio Soleri. 

1808 

Per decreto napoleonico i quattro collegi religiosi allora esistenti a Genova (Invrea, Soleri, Durazzo e Soldatini) vennero fusi in un unico, grande, istituto: il Collegio Imperiale.

 1812 

Il Collegio Imperiale venne aperto nel Convento della Nunziata. Dopo il Congresso di Vienna la direzione dell'Istituto, ora Collegio Reale, fu affidata dapprima ai Padri Somaschi (1816) e poi ai Gesuiti.

 1833-1834 

molti ex-convittori vengono coinvolti nei processi politici contro i repubblicani. Il caso di Iacopo Ruffini è sicuramente quello più noto.

1836 

a causa dell'epidemia di colera che dilagava in città, il Collegio venne precauzionalmente chiuso.

 1837 

alla sua riapertura esso fu affidato ai Gesuiti, nel frattempo riabilitati e tornati in possesso di gran parte dei loro beni. Come nuova sede fu scelto il palazzo Doria Tursi, attuale sede del Comune di Genova.

 1848 

I Gesuiti vennero definitivamente espulsi e il Collegio fu temporaneamente chiuso.

 1849 

L'istituto riaprì come Collegio Nazionale, e fu allogato nella parte superiore del Convento della Nunziata, attuale sede. In realtà nel 1849 riaprirono solo le scuole del Collegio, mentre il Convitto vero e proprio riprese a funzionare solo nel 1851.

 1853 

Giovanni Ruffini pubblica il romanzo Lorenzo Benoni , liberamente ispirato alla sua personale esperienza di convittore presso il Collegio Reale, avvenuta tra il 1818 e il 1822.

 1859 

Per alcuni mesi il Collegio venne adibito ad ospedale da campo per le truppe francesi.

 1860 

La direzione delle scuole del Collegio (Ginnasio, Liceo, Istituto tecnico e Scuola tecnica), e quella del Convitto furono separate. Al vertice di quest'ultimo venne collocato un Rettore.

 1863 

Il Convitto riceve una cospicua donazione da parte di Pietro Antonio Assereto.

1892 

Inaugurazione monumento a Cristoforo Colombo nel cortile principale. Al grande esploratore genovese era stato, nel frattempo, intitolato il Convitto stesso. Nel cortile principale venne scoperta una scultura dedicata al grande navigatore.

 1915-1918 

Furono ben 39 gli ex-alunni ed educatori del Convitto caduti in guerra.