Speciale 25 Aprile - Radio Don Milani
In vista del 25 aprile, data fondativa della nostra Repubblica, ritengo importante sollecitare l’attenzione dell’intera comunità scolastica su un duplice impegno educativo.
Prima di tutto l’impegno alla MEMORIA, per raccontare e spiegare ai nostri alunni e ai nostri figli cosa rappresentano la Resistenza e la Liberazione nella Storia della Repubblica. A questo scopo “Radio Don Milani Genova” sabato 25 aprile trasmetterà ricordi, canzoni, testimonianze e interviste che vi invito caldamente a seguire:
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alle 11 gli alunni delle terze leggeranno a rotazione il libro di Paolo Emilio Taviani “Breve storia dell’insurrezione a Genova” con musiche di Gian Piero Alloisio e, a seguire, l’intervista a Massimo Bisca, presidente dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia; la mattinata terminerà con la canzone “Bella Ciao” cantata dall'orchestra degli alunni e le voci di docenti e genitori della scuola;
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nel pomeriggio, dalle 15.15, potrete ascoltare altre interviste, canti, testimonianze, tra cui lo storico Antonio Gibelli e il partigiano Sergio Bianchini. Di seguito, dopo l’epigrafe, trovate il programma completo della giornata. Un grandissimo grazie alla redazione e alle conduttrici di “Radio don Milani Genova”!
Coltivare la memoria della Resistenza e della Liberazione è importante anche per rinnovare l’impegno alla VIGILANZA nei confronti dei preoccupanti rigurgiti neofascisti e neonazisti verificatisi di recente in Italia e in Europa. Non mi riferisco soltanto ad episodi violenti di antisemitismo e razzismo o alla ricostituzione di partiti dichiaratamente fascisti, quanto ai tentativi, purtroppo anche di rappresentanti delle istituzioni, di legittimarne simboli e manifestazioni o semplicemente di banalizzare il ventennio fascista. Fenomeni che rendono quanto mai attuale
l’appello finale dell’ “epigrafe all’ignominia” (riportata di seguito, preceduta da una breve contestualizzazione storica), composta da Piero Calamandrei nel lontano 1952: “ora e sempre Resistenza”.
Buon 25 Aprile a tutti.
Il dirigente scolastico, Paolo Cortigiani
Processato nel 1947 per crimini di guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte.
La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa, Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che, anzi, gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli un monumento.
A tale spudorata affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista.
Epigrafe ad Albert Kesselring
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Radio Don Milani Genova in occasione del 25 aprile organizza uno “speciale” dedicato a questa importantissima ricorrenza.
Lo speciale sarà preceduto da due puntate, entrambe in onda alle 8.45: giovedì 23 con ospite il partigiano Giordano Bruschi intervistato dalla prof.ssa Paola Villani e venerdì 24 le autrici del libro "Partigiani a tavola" Lorena Carrara ed Elisabetta Salvini, intervistate dal prof. Simone Bertone.
Lo speciale di sabato 25 aprile si declinerà in due momenti: alle ore 11.00 i ragazzi delle classi terze della Scuola Media Don Milani leggeranno a rotazione il libro di Paolo Emilio Taviani “Breve storia dell’insurrezione di Genova”. La lettura sarà intramezzata dalle voci di alcuni ospiti, tra cui il musicista genovese Gian Piero Alloisio e dalla mezzo soprano inglese Katie Jeffries Harris. Seguirà l’intervista a Massimo Bisca, presidente genovese dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
La mattinata terminerà con la canzone “Bella Ciao” cantata dall'orchestra degli alunni e del coro a distanza dei docenti e genitori della nostra scuola.
Il secondo momento si aprirà alle ore 15.15 con la testimonianza del partigiano genovese Sergio Bianchini, seguita dalle interviste allo storico prof. Antonio Gibelli intervistato dalla prof.ssa Piera Torselli e al musicista Gianni Martini intervistato dalla prof.ssa Monica Traverso.
Concluderanno la giornata le testimonianze e i racconti dei nonni, dei genitori, dei nipoti e dei docenti di tutta la nostra scuola, accompagnati da canti e musiche scritte e interpretate dagli studenti stessi.
Condurranno la trasmissione le professoresse: Manuela Delfino, Piera Torselli, Federica Vismara.
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La redazione Radio Don Milani Genova